Inaugurazione dell’anno accademico 2019-2020 – Pontifico Ateneo s. Anselmo

lunedì 7 ottobre 2019, alle ore 17.00

PROLUSIONE ACCADEMICA “Per una via di dialogo sulla questione del Gender nell’educazione”: il contributo dell’esegesi biblica.

Prof.ssa Marinella PERRONI (Professore Emerito della Facoltà di Teologia del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo)

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Pasqua 2018

È VERAMENTE LA PASQUA DEL SIGNORE

È Pasqua, la Pasqua del Signore, gridò lo Spirito.
Non è un’immagine, una favola, un mito: è veramente la Pasqua del Signore.
Chi ama il signore si rallegri in questa festa di gioia.
Il servitore fedele entri in allegria nella gioia del suo Signore.
Chi ha atteso questo giorno nella penitenza, riceva la sua ricompensa.
Chi ha lavorato fin dalla prima ora, riceva oggi il salario che gli è dovuto;
chi è arrivato dopo la terza, sia lieto nel rendere grazie;
chi è giunto dopo la sesta, non abbia paura: non ci sarà punizione;
chi ha tardato fino alla nona, venga senza esitare;
chi è arrivato all’undicesima, non creda di essere venuto troppo tardi.
Perché il padrone è buono, accoglie l’ultimo come il primo,
concede il riposo all’operaio dell’undicesima ora come a quello della prima,
ha misericordia dell’ultimo e premia il primo.
Al primo dà, all’ultimo regala.
Apprezza l’operato di ciascuno, loda ogni intenzione.
Entrate tutti nella gioia del Signore;
primi e secondi, ricevete tutti la ricompensa;
ricchi e poveri, danzate insieme;
sia che abbiate digiunato, sia che abbiate fatto festa,
siate tutti nella gioia, onorate questo giorno!
Il banchetto è pronto, godetene tutti;
il cibo è abbondante, basterà per tutti, nessuno se ne andrà affamato.
Godete tutti della grande bontà di chi vi invita.
Nessuno pianga la sua miseria: il regno di Dio è aperto a tutti.
Nessuno si rattristi per il suo peccato: il perdono si è levato dal sepolcro.
Nessuno abbia paura della morte:
il Salvatore ci ha liberati dalla morte,
l’ha distrutta proprio mentre era stretto da essa,
ha punito l’inferno entrando nell’inferno.
Isaia l’aveva profetato: “L’inferno è stato amareggiato” (Is 14,9).
Si, quando l’inferno t’incontrò, o Signore,
fu amareggiato perché fu distrutto, vanificato.
Esso ha rapito un corpo e si è trovato davanti a Dio,
ha preso la terra e si è incontrato con il cielo,
ha afferrato il visibile e si è imbattuto nell’invisibile.
O morte, dov’è il tuo pungolo? O inferno, dov’è la tua vittoria?
Cristo è risorto e l’inferno è stato distrutto.
Cristo è risorto e l’Avversario è caduto.
Cristo è risorto e tutte le creature del cielo esultano.
Cristo è risorto e i morti escono dai sepolcri.
Cristo, risorto da morte, è il capo di quelli che erano nel sonno.
A lui la gloria e la potenza, per tutti i secoli. Amen

Giovanni Crisostomo, Catechesi sulla Pasqua